La sfida (vinta) dei fratelli Bonfissuto: “Panettone, certo. Ma ora ci cimentiamo anche con il pandoro”
Natale è alle porte e, come ogni anno, comincia l’inevitabile gara al miglior panettone, il dolce lievitato che, per antonomasia, meglio di tutti rappresenta la festa più attesa di tutte le stagioni. Se, in passato, questo amatissimo dolce delle feste era appannaggio di Maestri pasticceri originari del Nord Italia, con un pizzico di orgoglio ormai anche al Sud, e la Sicilia ne è degna rappresentante, è possibile trovare ottimi panettoni che uniscono alla ricetta tradizionale ingredienti del territorio. Si realizza così la perfetta sintesi dello spirito natalizio che nasce per unire, e non dividere, per amalgamare, e laddove possibile, creare un prodotto con caratteristiche uniche e fortemente identitarie.
Se questo è vero per il panettone, discorso a parte va fatto per il pandoro, “gemello diverso” che del primo ha la forte personalità seppur dal sapore più delicato grazie alla presenza di pochi ingredienti che ne rappresentano il carattere distintivo, primo tra tutti il burro che, mai come in questo caso, deve essere di primissima qualità, pena la cattiva riuscita del prodotto stesso. A tal proposito va detto che, almeno fino a questo momento, sono davvero poche le aziende siciliane che si sono cimentate nell’arduo compito della produzione di questo dolce dalla manifattura ancora più elaborata e complessa di quella del panettone. Per questo motivo, se e quando, come in questo caso, durante una piacevole conversazione con Vincenzo Bonfissuto, imprenditore titolare dell’omonima azienda di Canicattì, in provincia di Agrigento, quasi per caso, tra un racconto e un assaggio, si apprende che da dicembre sarà possibile acquistare il primo pandoro artigianale prodotto dall’azienda siciliana, l’attenzione non poteva che essere catalizzata da questa buona, anzi ottima, notizia.
“Ebbene sì, da dicembre metteremo in vendita nel nostro store a Canicattì e nello shop online il nostro primo pandoro artigianale e siamo davvero molto orgogliosi di questo risultato”, rivela Vincenzo Bonfissuto che, insieme al fratello Giulio, porta avanti dal 2010 l’azienda di famiglia. Una realtà in cui la famiglia Bonfissuto ha riversato grande talento e passione trasformando l’iniziale attività di ristorazione e catering in un investimento unicamente rivolto alla grande pasticceria siciliana. Un investimento nato, inizialmente, per assicurare alla sorella più piccola un futuro professionale che, alla luce della scelta di lei di diventare radiologa, si è, nel tempo, rivelato una scommessa che i due fratelli hanno accettato di portare avanti nel migliore dei modi. Sebbene, il loro percorso e lo sviluppo del loro progetto gastronomico abbia radici non troppo “antiche” vista la giovane età di entrambi, ancor più apprezzabile è l’abnegazione nei confronti di un’azienda che ha fatto della tradizione millenaria dell’arte della pasticceria siciliana il proprio fiore all’occhiello, quasi come se si trattasse di una dote geneticamente innata in chi, come i fratelli Bonfissuto ha messo a frutto anni di esperienza in attività affini nel settore food. Ne risulta un mix di entusiasmo giovanile e rigore tecnico che ha portato allo sviluppo di ricette e creazioni davvero sorprendenti che rivisitano senza “offenderlo” il patrimonio della pasticceria siciliana e di alcuni dei dolci da forno tipici della tradizione “italiana” come il panettone, e da quest’anno, anche il pandoro. “Se quella del pandoro è una sfida ben riuscita, quella dei panettoni per noi è, ormai, una tradizione più che consolidata che ci porta ad avere, oggi, ben 14 referenze che trovano mercato non solo in Sicilia e in Italia, ma anche all’estero, in particolare negli Stati Uniti e Dubai, e che ci fa comprendere che quando 13 anni fa abbiamo deciso di investire in questo progetto abbiamo intrapreso la strada giusta, la stessa che oggi abbiamo intenzione di continuare a percorrere nel migliore dei modi”.
Fonte: https://www.cronachedigusto.it/